FareLatte.it

a cura di GrandaTeam

Quale strategia alimentare è in grado di dare il maggior reddito?

Messaggio di avvertimento

The subscription service is currently unavailable. Please try again later.

Messaggio di errore

Notice: Trying to get property of non-object in mailchimp_signup_subscribe_form() (linea 326 di /var/www/clients/client46/web30/web/www.farelatte.it/docroot/sites/all/modules/mailchimp/modules/mailchimp_signup/mailchimp_signup.module).

Quale strategia alimentare è in grado di dare il maggior reddito?

Lun, 16/06/2014 - 19:13 -- Cristian Rota

Sappiamo molto bene che la componente alimentare è la maggior voce di costo nel conto economico di una stalla da latte. Detto questo è però utile ricordare che sono poi gli IOFC (ovvero reddito dal latte al netto dei costi alimentari) lo strumento su cui dobbiamo basare le nostre decisioni poiché è il margine di profitto e non la sola componente di costo che ci deve veramente interessare.  Da questo punto di vista il lavoro svolto da un gruppo di lavoro della Penn State University ed appena pubblicato sul Journal of Dairy Science (Volume 97, Issue 5 , Maggio 2014) appare di estrema utilità sia per gli alimentaristi che per gli allevatori per capire come ci si deve muovere. Lo studio ha attinto dati da 95 stalle dal 2009 al 2012 per determinare gli IOFC per vacca al giorno. I dati raccolti comprendevano la produzione di latte, il reddito da questa produzione, il costo degli alimenti acquistati, la composizione della razione, il costo di questi ingredienti e la loro quantità inclusa nella razione. I costi degli alimenti auto-prodotti sono stati valutati ai prezzi di mercato piuttosto che al costo di produzione. La dimensione media delle stalle è stata di 170±10.5 vacche e la produzione media per vacca di  31.7±0.19kg. La media degli IOFC è stata di 7.71±$1.01$ per vacca al giorno, variando da −0.33$ nel Marzo 2009 sino a 16.60$ nel  Settembre 2011.

Guardando all’intero periodo 2009-2012 risulta come la produzione di latte e gli IOFC non sono stati diversi anche se vi è stata una differenza sostanziale dei costi degli alimenti acquistati. Periodi con livelli di costo intermedi per i foraggi (tra 1.45 e 1.97 $ per vacca al giorno) sono quelli che hanno generato il valore medio di IOFC più elevato (8.19$) nonché la produzione media più elevata (32.2 kg). In assoluto comunque il valore di IOFC più elevato si è avuto nel periodo con il maggior valore dei costi alimentari per vacca (6.27$ per vacca al giorno).

Considerando che questo studio si è focalizzato solo su dati relativi agli alimenti e alla gestione dell’alimentazione una indicazione che chiaramente emerge è che minimizzare i costi alimentari per vacca al giorno non porta ad avere gli IOFC maggiori. Ciò supporta la strategia di cercare di utilizzare alimenti di alta qualità al fine di migliorare la produzione di latte e gli IOFC piuttosto che cercare di fare razioni al minimo costo. Inoltre è emerso come in alcuni periodi le stalle che hanno utilizzato uno o più sottoprodotti (in genere caratterizzati da una buona digeribilità della sostanza secca) sono state in grado di generare i maggiori IOFC. In generale i risultati di questo studio hanno mostrato che periodi con livelli intermedi di costo dei foraggi ed elevati livelli di costi totali per vacca al giorno sono quelli che hanno determinato la maggiore produzione e i maggiori IOFC.

Costo e qualità degli alimenti possono certamente avere un ruolo sui margini, e di fatto gli IOFC sono il miglior indice per monitorare l’impatto della qualità degli alimenti sulla produzione di latte cosi come sul costo totale della razione. In sintesi possiamo affermare che guardando all’aspetto alimentare il margine di profitto può essere influenzato maggiormente dalla qualità degli alimenti che dal loro costo. 

Riferimenti: Buza et al .2014 “Evaluating the effect of ration composition on income over feed cost and milk yield” Journal Of Dairy Science Vol.97 May 2014

 

 

Aggiungi un commento