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Software per la gestione del processo alimentare

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Software per la gestione del processo alimentare

Dom, 23/04/2017 - 09:09 -- grandateam

Software per la Gestione del Programma Alimentare: perché dovremmo utilizzarli ?

 

Scritto da :Cristian Rota PhD   consulente Dairy Granda Team

 

Introduzione

Credo che sia davvero il momento di cominciare a considerare l’importanza che può avere l’utilizzo in modo adeguato di un software di gestione del programma alimentare. Generalmente siamo tutti concordi di quanto sia importante produrre o acquistare alimenti di qualità sia che si tratti di foraggi che di concentrati, ma poi occorre anche avere il massimo controllo sull’impiego effettivo degli alimenti che varcano la soglia dell’allevamento, dato che questi rappresentano la maggiore voce di costo di produzione del latte. I costi alimentari dovrebbero essere continuamente monitorati e l’obiettivo di un programma di gestione del comparto alimentare che sia ben fatto e ben utilizzato è quello appunto di controllare che tutte le razioni siano realizzate nelle quantità e proporzioni tra ingredienti corrispondenti il più possibile a quanto formulato dell’alimentarista e che le bovine  possono consumarle senza che vi siano limitazioni di qualsiasi tipo.

Tali software sono diventati, nel corso degli ultimi anni, di utilizzo più diffuso al fine di   raccogliere e valutare la tremenda mole di informazioni relativa al comparto alimentare. I dati che ci arrivano da tali programmi ci dicono la “storia” della routine giornaliera dell’alimentazione degli animali e ci aiutano a capire come migliorare e rendere più efficiente il lavoro degli addetti a tale comparto dell’allevamento.

Questo articolo si focalizzerà sui diversi report che tali software possono fornire e sulle preziose informazioni che questi report possono darci nella gestione delle razioni e performance degli operatori. Ricordiamoci comunque che come per ogni altra tecnologia i software sarebbero solamente una inutile spesa se da questo non ne venissero ricavate e utilizzate le informazioni per migliorare la gestione del proprio allevamento. Sviluppare buone razioni sulla carta sarebbe solo uno spreco di tempo se non ci fosse poi un controllo di cosa avviene durante la fattiva realizzazione di tali razioni ed il loro scarico alle vacche.

Report di realizzazione delle razioni

Uno dei report più utili è quello che ci fornisce informazioni a riguardo del caricamento degli ingredienti nella preparazione dei batch di razioni e nel loro successivo scarico in mangiatoia. Avere la ricetta di quanto di ogni alimento dovrebbe entrare nella miscelata unifeed e quindi scaricato ad ogni gruppo si animali è solamente l’inizio. Importante è poi capire quanto di ogni singolo ingrediente è stato effettivamente impiegato nella razione di ogni gruppo e quando è stato poi rimosso come avanzo.

I software in questione ci devono quindi permettere di valutare la singole ricette, la quantità di ingredienti effettivamente impiegati, l’operatore ed il carro miscelatore che le ha realizzate per poi confrontare il tutto con la tolleranza di errore che ci siamo imposti di volere accettare prima di intervenire con le opportune azione correttive. Tutto ciò non certo nell’ottica di un mero controllo degli operatori ma piuttosto nel poter avere informazioni che possano aiutare gli operatori a fare sempre meglio il loro lavoro o ad individuare problemi insiti nei mezzi che utilizzano per la realizzazione delle razioni.

Includendo poi i costi degli alimenti in questo report è possibile associare i costi economici derivanti dalla deviazione delle quantità di alimenti effettivamente caricate rispetto a quelle definite a monte nella ricetta dell’alimentarista. Non possiamo trascurare di discutere con i “carristi” di tali argomenti in modo che a tutti siano chiare le implicazioni economiche di un errore di 50 kg nel caso di un insilato di graminacee rispetto al quello di 50 kg di un mangime proteico molto costoso. Se poi un “carrista” generalmente molto preciso mostra improvvisamente irregolarità nella miscelazione o nella somministrazione della razione questo potrebbe essere un segnale di un potenziale problema, ad esempio con le celle di carico della pesa del carro.

Tale report diventa altresì utile al nutrizionista per capire se uno specifico alimento è più difficile da caricare con accuratezza o se alcuni batch di unifeed sono più difficili da realizzare con costanza giorno dopo giorno.

 

Report Ingestione di sostanza secca

Uno dei report più importanti è quello che riporta la misurazione dell’ingestione di sostanza secca (ISS) media di ogni gruppo, giorno dopo giorno in modo da poter rapidamente vedere se vi sono aumenti o flessioni sia generalizzati che in specifici gruppi. Per valutare accuratamente e comprendere appieno tale misura è importante capire cosa interviene in questo calcolo.

Il calcolo dell’ISS è funzione dei seguenti fattori:

  • Kg di tal quale di razione unifeed scaricata per gruppo
  • % di sostanza secca della razione unifeed (vedi articolo “importanza determinazione sostanza secca nelle razioni”)
  • Kg di avanzi rimossi per gruppo
  • Numero di animali nel gruppo

 

Probabilmente il dato al riguardo più utile è la media settimanale di ingestione per l’intera mandria, per gruppo e se possibile per lattazione (primipare vs pluripare). Questo report dovrebbe essere parte delle informazioni disponibili al team di lavoro per poi essere condivise con il nutrizionista.

Altro report molto utile è quello dell’ora a cui è stata scaricata per la prima volta nella giornata la miscelata ad ogni specifico gruppo di animali. Utile dovrebbe infatti essere sapere con certezza se le razioni sono scaricate alle vacche al momento giusto, (ovvero al momento dell’uscita dalla sala mungitura dei primi animali del gruppo) e in modo costante giorno dopo giorno. Gli avanzi possono  essere in precedenza sia caricati nuovamente sul carro per essere pesati o stimati visivamente per poi essere inputati nel software. Variazione nella % degli scarti può essere dovuta a diversi fattori, tra cui anche la variazione dell’orario di scarico. Se ad esempio si scarica un giorno con un’ora in ritardo tali avanzi risulteranno sicuramente meno per il fatto di aver avuto un’ora extra per consumare la razione del giorno precedente, e quindi l’ingestione di quel giorno risulterà leggermente superiore, mentre quella che si registrerà il giorno dopo potrebbe essere facilmente inferiore.

 

 

La valutazione degli avanzi è un buon sistema per tenere tutto il gruppo di lavoro responsabilizzato circa l’importanza che ognuno può avere con il suo operato sulla salute della mandria e sulla sua produttività. Diverse attività legate all’ alimentazione sono infatti condivise tra molto del personale di stalla: chi porta le vacche in sala mungitura nonché i mungitori sono responsabili di vedere se e quando le vacche restano senza mangiare durante la notte, il capostalla è responsabile di comunicare gli spostamenti degli animali, chi accosta la razione in mangiatoia di assicurare disponibilità degli alimenti su tutto il fronte della mangiatoia.

Tanto per fare un esempio casi di mangiatoie senza avanzi dovrebbero essere molto rare e mettersi un obiettivo inferiore al 5% potrebbe essere molto importante nel cercare di massimizzare salute e produttività delle bovine. Un buon obiettivo è poi quello di avere il 3-4% di avanzi, assicurandosi che questo stia davvero succedendo. Alimentare le vacche in latte con 5-6% di avanzi pensando che poi comunque questi possono andare alle asciutte o alle manze o a vitelli da carne è comunque una gestione sbagliate del proprio programma alimentare. La razione delle vacche in latte è la più costosa di quelle presenti in allevamento ed un extra 2% di scarti potrebbe costare €0.15 per vacca al giorno! Appare più logico realizzare una razione adeguata per gli altri gruppi alimentari cercando di utilizzare il minimo possibile di scarti.

Valutazione dell’Efficienza Alimentare

Tale report riportando la conversione in latte dell’ingestione di sostanza secca (ovvero kg di latte corretti per le componenti per ogni kg di sostanza secca ingerita) se utilizzato in modo appropriato può dare un’indicazione sulla capacità della mandria di esprimersi secondo il suo potenziale e se la sua gestione è adeguata per esprimere tale potenziale. Diverse sono aree da investigare nel caso tale efficienza non sia adeguata: cow comfort, stress termico, riproduzione e lunghezza di lattazione, qualità dei foraggi e loro costanza, gestione delle razioni.

L’impatto economico di tale indice è sicuramente enorme, ma non dobbiamo dimenticare il dato dell’efficienza alimentare in senso a livello globale di allevamento. Infatti se guardiamo al programma alimentare nella sua globalità, “efficienza alimentare” è molto di più che solamente ingestione di sostanza secca in relazione al latto poi prodotto/venduto. Si tratta in questo caso di considerare infatti tutti gli alimenti che di fatto sono “scomparsi” oltre a quelli assunti dagli animali. Scarti, perdite di fermentazione e deterioramento aerobico in particolare per i foraggi insilati, alimenti portati via da agenti atmosferici ecc. possono rappresentare una importante voce economica del costo totale di produzione di latte. Tali “perdite” possono e devono essere valutata tramite la variazione degli inventari che andrebbe realizzata valutando materialmente la consistenza delle scorte alimentari se non tutti i mesi almeno ogni trimestre al fine di valutare lo scarto tra quanto il software ci dice essere stato messo in carico nel carro miscelatore e poi assunto dagli animali e quanto invece poi si è effettivamente realizzato nella realtà dei fatti. Cercare di capire quanto vale tale discrepanza è di estrema importanza poiché ci si potrà facilmente rendere conto dell’elevato impatto economico che tali perdite possono avere sulla finanza dell’allevamento.

 

Valutazione dei costi alimentari/100 kg di latte & IOFC

Risulta inoltre importante avere un software che sia in grado di acquisire e archiviare le informazioni oltre che dalla pesa del carro anche da altri software presenti in allevamento che registrano ad esempio dati di inventario degli animali e di produzione del latte in modo da poterle integrare tutte insieme. Altrettanto importante è dare un accurato valore agli alimenti prodotti in azienda in modo da valutare in modo preciso i costi totali di allevamento. Non solo dobbiamo monitorare i costi alimentari per le vacche in latte, ma anche quelli delle vacche in asciutta, in infermeria e delle manze. Tutto questo pone le basi di un controllo della spesa alimentare di tutti gli animali in allevamento.

Se si integrano poi, come sopra indicato, i dati dalla sala di mungitura si possono automaticamente tracciare i costi alimentari per 100 kg di latte venduto. Si deve poi necessariamente utilizzare un tale software per monitorare il “Reddito al Netto dei Costi Alimentari” comunemente indicato con l’acronimo inglese di IOFC (Income Over Feed Cost), parametro calcolato prendendo giornalmente il ricavo medio dal latte per ogni gruppo presente in lattazione e sottraendo a questo il costo alimentare medio registrato in ogni gruppo. Questo è il margine che rimane necessario a pagare il resto delle fatture una volta che quelle per gli alimenti sono state coperte. Gli IOFC so no il parametro principe a cui riferirsi nella valutazione quotidiana di tutte le scelte che si fanno nella gestione dell’alimentazione delle vacche in lattazione.


IOFC combinati con l’indice di Efficienza Alimentare ci permettono di valutare realmente l’efficienza delle razioni fornite agli animali. Quando i margini si riducono per un prezzo del latte al ribasso si è tentati di eliminare ingredienti al fine di ridurre le spese connesse, ma è importante che nel fare ciò si valuti il valore del latte che si ottiene dai propri costi alimentari e che quindi ci si riferisca ad un parametro di margine (ricavi meno spese) piuttosto che guardare solo al lato delle spese.




Conclusioni

Vi sono molti benefici nel valutare le informazioni che ci possono provenire da un buon software di gestione dell’alimentazione in allevamento. Per ottenere il massimo beneficio da un tale strumento lo si deve utilizzare non solamente per inserire le razioni e fornire quindi ai carristi una ricetta elettronica sul carro miscelatore. Questi software devono essere gestiti con il pieno utilizzo di tutte le loro potenzialità per portare la gestione del programma alimentare verso livelli di assoluta eccellenza. Se avete già investito o pensate di investire in una tecnologia software per il controllo del programma alimentare assicuratevi che possiate o stiate già utilizzando tale tecnologia per prendere le decisioni che più hanno senso dal punto di vista economico per il vostro allevamento.

 

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