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Come gestire un protocollo di sincronizzazione per la prima fecondazione?

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Come gestire un protocollo di sincronizzazione per la prima fecondazione?

Mar, 28/08/2012 - 12:32 -- Cristian Rota

Interessante articolo quello pubblicato sul sito web del Texas AgriLife Extension dairy team (Texas AgriLife Extension Dairy Team, Should we be ‘cherry picking’ during synchronization?) riguardante la gestione dei programmi di sincronizzazione.

La questione che viene posta è quella della validità o meno di fecondare animali che mostrano calore ancora prima che il protocollo di sincronizzazione sia terminato. Questa è la tipica situazione che si crea nel caso di utilizzo di un protocollo “Presynch-Ovysinch” in cui si ha l’opportunità di fecondare animali che mostrano calore dopo la seconda PG del Presynch evitando quindi che tale animali vadano a completare il protocollo e vengano quindi fecondatati “su appuntamento” alla fine del protocollo Ovysinch stesso. L’articolo riporta i risultati di uno studio condotto alla Minnesota University  in sette grandi allevamenti commerciali, risulati che mostrano come il tasso di concepimento alla prima fecondazione non sia diverso tra animali inseminati su rilevazione del calore dopo le due PG del Presynch e quelli inseminati a fine programma. I dati analizzati poi in relazione alla tasso di gravidanza  non hanno mostrato differenze significative tra i due gruppi di animali.

Quale strategia quindi utilizzare ? Todd Bilby , Extension dairy specialist, suggerisce che in allevamenti che  sono in grado di avere una buona rilevazione dei calori cercare di inseminare il più possibile animali  visti in calore dopo il Presinch è una valida strategia; di contro nei casi in cui allevamenti hanno problemi nel rilevamento delle vacche in calore ,vuoi per problemi di strutture , limiti di personale,o per scelta strategica di non voler osservare giornalmente i calori, allora l’opzione di portare tutti gli animali a fine programma con 100% di fecondazione “su appuntamento” a fine Ovysich è altrettanto valida, sebbene economicamente più costosa. Va sottolineato comunque che focalizzarsi ogni giorno nel migliorare il rilevamento dei calori e della sua accuratezza sono requisiti  fondamentali se si vogliono ridurre i costi di un programma di gestione della fecondazione, cosi come l’importanza di avere una gestione dei dati accurata per ogni evento relativo ad ogni singolo animale.

Il grafico riportato come esempio è stato estratto dall’analisi dei gironi alla prima fecondazione di un allevamento che attua un programma di gestione della prima fecondazione Presynch-Ovysinch e ci mostra nella riga inferiore (dopo 50 giorni dal parto) animali fecondati su calore “visto” mentre in quella superiore quelli fecondati una volta ultimato in protocollo completo. Nel caso dell’allevamento in esame il tasso di concepimento degli animali fecondati su calore visto  è pari al 42% mentre per quelli fecondati a fine programma è del 38%. In tal caso entrambe le strategie sembrano dare buoni risultati con uno sforzo notevole da parte dell’azienda nel cercare di  fecondare gli animali su rilevamento del calore  dopo la seconda PG a circa 50 giorni dal parto.

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