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a cura di GrandaTeam

Aumentare il margine di profitto nella produzione di latte : cosa è importante considerare? seconda parte

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Aumentare il margine di profitto nella produzione di latte : cosa è importante considerare? seconda parte

Lun, 03/02/2014 - 15:15 -- Cristian Rota

Nella prima parte di questo post  abbiamo visto i benefici economici del latte marginale ovvero di quel ulteriore litro di latte per vacca che siamo in grado di ottenere. Ma oltre a ciò si può trarre beneficio anche dall’opportunità di aumentare il numero di vacche in mungitura. Vi sono infatti realtà in cui non tutte le cuccette disponibili sono riempite da animali in produzione e la stalla non è quindi a piena capacità, almeno non per tutti i mesi dell’anno. A parità di incremento di volume il contributo al profitto derivante dall’inserimento di altre vacche non è certamente così elevato come quello derivante da  maggiore produzione per vacca, poichè le vacche aggiunte si portano dietro un costo alimentare non produttivo legato al loro mantenimento oltre che ad  altri costi operativi non alimentari. Assumendo comunque di aumentare la mandria in produzione anche solo di un 2%, senza che questo abbia influenza negativa sulla produzione dei capi già presenti, questo 2% di  vacche marginali è in grado di generare (nelle condizione odierne di mercato e per una stalla con un margine di profitto di circa 1,5 euro per quintale di latte prodotto e di circa 17 euro per vacca all’anno) un extra profitto marginale tale da aumentare quello medio per vacca anno di circa 4 euro ovvero di circa il 20%. Il profitto della produzione marginale di queste vacche “nuove” sarebbe infatti di oltre 17 euro per quintale (al lordo di un eventuale costo di affitto sino al termine del regime delle quote latte), di gran lunga maggiore del profitto medio per quintale di latte venduto. In ragione di ciò ogni allevatore dovrebbe cercare di tenere alla massima capacità possibile le proprie stalle cercando di capire cosa significhi per la propria struttura essere a pieno regime. Va determinato infatti quale sia il livello di densità accettabile della mandria al fine di evitare  il rischio di una riduzione della produzione per vacca quale conseguenza di una riduzione del benessere della mandria. L’obiettivo è quello di trovare il giusto equilibrio tra numero di animali presenti, loro benessere e massimizzazione del margine di profitto. Risulta chiaro come non vi siano formule o regole predefinite al riguardo. Ciascun allevatore lo deve fare grazie alla propria esperienza e sensibilità tenendo in considerazione anche fattori quali quelli della stagionalità.

Una volta determinato questo numero ottimale, il passo successivo è quello di fare ogni sforzo al fine di mantenere quanto più possibile la presenza  quotidiana di questo numero di animali in produzione. La proiezione dell’inventario di stalla nei mesi a venire è un strumento di grande utilità al fine di valutare quali strategie adottare per cercare di mantenere sempre a pieno regime la propria stalla. Programmi di gestione dei dati di allevamento come il Dairy Comp 305 sono ad esempio in grado di generare facilmente tale proiezione.

Altro obiettivo è quello poi di assicurarsi che ogni cuccetta sia “riempita” con animali che generino la maggiore redditività possibile. Spesso negli allevamenti vi sono animali che in ragione del loro stato produttivo/riproduttivo potrebbero ragionevolmente essere sostituiti da una nuova vacca in prima lattazione. Al proposito va osservato come spesso ci si concentra troppo sul mantenere basso il tasso di sostituzione degli animali nella convinzione che ciò sia economicamente positivo. Va invece ricordato che l’obiettivo principale di un buon  programma di rimonta della mandria è piuttosto quello di fare in modo che ogni cuccetta ospiti un animale che massimizza la redditività di quel posto cuccetta. La redditività di ogni “cuccetta” deve infatti dipendere dal confronto tra  produttività attuale e stima di quella futura dell’animale che in quel momento la occupa  in alternativa a quella ragionevolmente attesa da parte di una primipara che possa un giorno eventualmente prenderne il suo posto.

 

Nel prossimo e ultimo post di questa serie analizzeremo alcune strateie atte a migliorare la redditività dato un  determinato volume fisso di latte prodotto.

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