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a cura di GrandaTeam

8 PILASTRI DELL'ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE DI LATTE

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8 PILASTRI DELL'ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE DI LATTE

Mar, 19/03/2019 - 17:14 -- grandateam

Alle Fondamenta dell’Eccellenza 

 

PILASTRO1

Elevata qualità dell’aria durante tutto l’anno per tutte le vacche in tutti le zone della stalla; raffrescamento efficace in estate con nessun ammucchiamento dovuto allo stress termico e massimo cow comfort. Questi sono stati i criteri alla base della nuova concezione di stalla “Ibrida 4 Stagioni” che ho pensato e realizzato con alcuni dei miei clienti con risultati di incremento della produttività di notevole interesse. Garantire il massimo del benessere animale a livello di ogni cuccetta in termini di qualità dell’aria è una delle caratteristiche che distinguono questo nuovo concetto di stalla a ventilazione naturale al disotto dei 18°C e ventilazione forzata da entrambe i lati maggiori  verso l’interno quando la temperatura sale sopra i 18°C con la stalla che diviene sigillata grazie a pareti laterali che si sollevano ed un riciclo di aria garantito  dall’apertura del colmo. Insomma una soluzione da tenere in estrema considerazione per chi decidesse di realizzare un nuovo investimento per la stabulazione delle bovine da latte. (Gordie Jones)

PILASTRO 2

Le manze sono la base di una pianificazione di una stalla di successo. Nel primo anno di vita la qualità della loro gestione in termini di programma di colostratura, programma alimentare a latte e mangime prima dello svezzamento e poi programma di crescita è inevitabilmente legata alle performance di crescita ponderale giornaliera che si otterranno. Obiettivo minimo arrivare ai 13 mesi di vita con la maggior parte delle manze con il 55% del peso delle vacche a maturità. Tale soglia è infatti indispensabile se non si vuole che la produzione di latte in prima lattazione venga notevolmente penalizzata da fatto che vi sia ancora da recuperare in prima lattazione il peso che non si è stati in grado di avere all’età di ingravidamento. Pesare le manze non è più una opzione, ma una necessità per poter capire come procede l’accrescimento delle manze, e una opportunità dalle notevoli conseguenze economiche (Steve Martin).

PILASTRO 3

La salute delle vacche fresche può essere notevolmente migliorata se adottiamo un piano di alimentazione nel periparto che sia in grado di assecondare il notevole “sconvolgimento” del metabolismo che una vacca subisce con il parto e l’inizio della lattazione. Prevenzione dell’ipocalcemia con diete a DCAD negativo, riduzione della steatosi epatica e chetosi tramite l’utilizzo di una adeguata quantità di colina rumino protetta (13 grammi) pre e post parto, adeguata proteina metabolizzabile nel preparto (da 900 a 1100 grammi per pluripare e primipare rispettivamente) per una maggior produzione ad inizio lattazione  ed un  utilizzo strategico di grassi in particolar modo omega3 e omega 6 per aumentare la possibilità di gravidanza e riduzione il rischio di perdite embrionali (Josè Santos).

PILASTRO 4

Formazione e certificazione delle persone in ognuno dei ruoli che gli competono è di estrema importanza nella costituzione di un team di lavoro che punti all’eccellenza.  Ognuno di noi ha una personalità diversa nelle relazioni di gruppo, ma comunque lavorare per motivarsi a ricercare nuovi obiettivi da condividere con gli altri colleghi di lavoro è una strategia di buon senso. Tanti piccoli obiettivi da raggiungere uno dopo l’altro come in una gara di golf e per cui festeggiare ogni volta che uno di questi obiettivi viene raggiunto (Gordie Jones).

PILASTRO 5

Visione + Gestione adeguata delle persone + Pianificazione/Protocolli = SUCCESSO. Questa è la ricetta della gestione dell’allevamento da latte da parte della mia famiglia. Cambiare senza paura è stato il motto che abbiamo adottato perchè pensiamo che sia il modo migliore, più facile, più veloce e più intelligente per progredire nella gestione della nostra impresa (Hank Wagner).

PILASTRO 6

La sostenibilità ambientale del settore zootecnico è uno degli aspetti che maggiormente può mettere in crisi la nostra immagine nei confronti del consumatore, e questo non lo possiamo più ignorare. Ma le vacche ancora una volta ci vengono in aiuto! Il rumine con la sua capacità di utilizzare fibra è in grado di produrre qualcosa che va oltre il riciclo, ovvero la trasformazione di nutrienti non utilizzabili per l’alimentazione umana in prodotti per la nutrizione di altissimo valore biologico: latte, formaggio, burro, carne!  Considerare l’uso di sottoprodotti (buccette di soia, glutine di mais, trebbie di birra, polpe di bietola, stocchi di mais, ecc) va nella direzione di un razionamento più consapevole, ma richiede però di analizzare bene questi sottoprodotti -ove siano disponibili con continuità - per la digeribilità della loro fibra e anche per la parte di fibra indigeribile di cui comunque in una certa parte abbiamo bisogno per la salute del rumine delle nostre vacche (Steve Martin).

PILASTRO 7

La grande parte delle patologie nelle vacche avvengono nelle prime settimane dal parto. Quelle a carico dell’apparato riproduttivo (metriti di vario tipo) sono spesso causa di un sistema immunitario che naturalmente diventa più fragile nel periparto. L’entità di questa riduzione è spesso accentuata dall’ipocalcemia  subclinica, problematica su cui però possiamo agire (come visto al punto 3) al fine di evitare che la vacca non sia in grado di rispondere adeguatamente ai patogeni con cui viene a contatto nelle ore del periparto e dei giorni immediatamente successivi. Ogni volta che dal parto in poi avviene un problema a carico dell’utero ci troviamo ad avere un elevato rischio di riduzione del tasso di concepimento e di perdite embrionali nelle prime settimane di vita dell’embrione. Se vogliamo aumentare le performance riproduttivo il primo posto su cui un buon team di lavoro deve lavorare è la prevenzione e cura immediata delle patologie uterine delle vacche fresche (Josè Santos).

PILASTRO 8

Le sfide e i momenti difficili sono una occasione di crescita personale. Purtroppo spesso e volentieri preferiamo stare nella nostra zona di sicurezza e malvolentieri accettiamo il cambiamento che ci viene richiesto. Ma dietro a ogni sfida vi è sempre una grande opportunità nascosta per diventare migliori. Il rapporto con le altre persone ma anche con noi stessi è la sfida più grande che abbiamo nella nostra vita. Rapportarci meglio a noi stessi e agli altri che siano consumatori a cui noi forniamo alimenti, nostri vicini e concittadini con cui condividiamo la realtà sociale, colleghi di lavoro con cui trascorriamo tanta parte della nostra giornata, nostri famigliari con cui condividiamo la nostra visione della vita, ecco questa sfida è qualcosa a cui non possiamo rinunciare né sottrarci. Ognuno ha in sé il seme della grandezza e questo non dobbiamo dimenticarcelo per   non sprecare i doni di cui siamo dotati. (Hank Wagner)

 


 

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